Racconti e prove di accensione attorno al fuoco domenica 19 maggio alla Terramara di Montale.
Torna “Fuoco e fiamme”, un appuntamento molto apprezzato con dimostrazioni di archeologia sperimentale sulle tecniche di accensione del fuoco.
Racconti e prove per cogliere l’importanza del fuoco nella preistoria fra uso domestico, produzioni artigianali, rituali funerari e incendi.
Una conquista dell’umanità non solo per la difesa, l’illuminazione, il riscaldamento e la cottura dei cibi, ma anche come elemento magico di aggregazione sociale.
Oggi il fuoco appare assolutamente essenziale alla vita di tutti i giorni, eppure sembra che l’umanità abbia ottenuto la padronanza su questo prezioso elemento solo relativamente tardi nella sua storia. Risulta difficile collocare precisamente nel tempo i primi passi di questo processo: le prime evidenze archeologiche interpretate come fuochi da campo risalgono all’incirca a un milione di anni fa, quando non è certo però se vi fosse già un controllo del fuoco. Il controllo del fuoco prevede infatti tre tappe principali: la conservazione, il trasporto e la produzione, si suppone che il passaggio da una tappa all’altra abbia richiesto tempi abbastanza lunghi.
Le tecniche tradizionali per la produzione del fuoco comprendono la frizione per rotazione ottenuta sfregando la legna e la percussione attraverso l’utilizzo di due pietre focaie, entrambe vengono presentate ai visitatori del Parco con dimostrazioni dal vero a cura di Luca Pellegrini che consentono di verificare gli strumenti da vicino, i diversi materiali di cui sono fatti e i gesti tecnologici del passato. Il pubblico potrà cimentarsi in prove di accensione assieme all’esperto.