Il Parco archeologico della Terramara di Montale compie vent’anni e per l’occasione si veste a festa e da giovedì 25 aprile propone al pubblico nuove emozionanti installazioni per rievocare l’età del bronzo ed esperienze di archeologia sperimentale riunite in un festival, degustazioni di panini gourmet e altre sorprese.
Nel weekend di sabato 27 e domenica 28 aprile “Il Parco in festival” propone una due giorni dedicata all’archeologia sperimentale con dimostrazioni e laboratori a cura di tutti coloro, italiani ed europei, che in questi vent’anni ne hanno condiviso il percorso, attraverso confronti, collaborazioni, scambi di esperienze. Tornerà la coppia dei Binggeli, gli straordinari archeometallurghi svizzeri che, oltre a essere autori di molte repliche in bronzo presenti nelle case ricostruite, hanno trasmesso agli operatori del Parco il know how necessario per proseguire e implementare le sperimentazioni e assieme a loro Il Tre di spade, composto dagli archeologi dello staff Federico Scacchetti, Luca Pellegrini e Andrea La Torre, che presenterà il processo di fusione del bronzo. Sarà presente anche Tiziana Aste che studia da anni le tecniche di tessitura su telai antichi. E parteciperà anche l’Università di Exeter, partner del Parco in diversi progetti internazionali, con tre ricercatrici esperte in tecniche di intrecci, filati e lavorazione del cuoio.
Presenti anche i principali parchi archeologici dell’Italia centro-nord che si presenteranno al pubblico locale per coprire tutti gli aspetti delle produzioni dell’età del bronzo, con qualche incursione nei periodi precedenti: Parco archeologico di Travo (Piacenza), Archeoparc Val Senales dedicato a Oetzi, Parco archeo natura di Fiavè (Trento), Parco archeologico didattico del Livelet (Treviso), Parco archeologico e archeodromo di Belverde Cetona (Siena).
E ancora tanti archeotecnici, per mettere in scena e far sperimentare ai bambini la realizzazione di frecce, la modellazione e cottura di forme ceramiche, la preparazione di alimenti, la tintura dei tessuti, la produzione di vetro e ambra, l’ascolto di suoni antichissimi.
Due postazioni riproporranno la tavola dell’età del bronzo con preparazione di pane e formaggio e giochi di archeobotanica alla scoperta degli alimenti vegetali presenti nelle terramare (a cura delle Università di Bologna, dipartimento di Storia Culture e Civiltà, e di Modena e Reggio Emilia, Laboratorio di palinologia e paleobotanica dipartimento di Scienze della vita).
Le dimostrazioni di archeologia sperimentale si susseguono durante l’intera giornata di apertura dalle 10 alle 19; i laboratori per bambini e ragazzi si svolgono ad orari più specifici, la prenotazione avviene direttamente all’ingresso del museo all’aperto. I posti disponibili sono molti perché tante attività si svolgono in contemporanea e si ripetono nel corso delle giornate per poter accogliere tutte le richieste. Il costo dei laboratori è già compreso nel biglietto d’ingresso, ridotto a 3 euro per tutti.
Ad aprire e chiudere i festeggiamenti, dopo gli auguri delle istituzioni che si terranno alle 10.30 nel prato attiguo alla reception, ci saranno la banda di Marano sul Panaro, sabato mattina alle 11, e domenica dalle 18 la marching Wind Band dell’associazione Il Flauto Magico, grazie alla collaborazione del Comune di Castelnuovo Rangone.
Ad assicurare street food tradizionale (gnocco, tigelle, borlenghi) ci sarà lo stand della Pubblica Assistenza di Castelnuovo a disposizione presso l’ingresso della Terramara.
Nelle giornate del 27e 28 aprile l’ingresso è ridotto a 3 euro per tutti (gratuito fino a 5 e oltre 65 anni).