La produzione di manufatti in bronzo
L’artigianato metallurgico raggiunse nelle terramare un livello di specializzazione molto elevato con un’abbondante produzione di armi, ornamenti ed utensili di alta qualità artigianale.
Forme di fusione in pietra per asce in bronzo dalle terramare di Montale e Gorzano (circa XV secolo a.C.)
Pugnale e asce utilizzati come modelli per le riproduzioni (Terramare di Montale e Gorzano, circa XV sec. a.C.)
Il processo di fusione prevede inizialmente la realizzazione di una fossa nel terreno all’interno della quale viene sistemato il combustibile composto da legna possibilmente di quercia o di faggio. Una volta avviata la combustione viene inserito il crogiolo, una piccola scodella emisferica con beccuccio, all’interno del quale è stata collocata una quantità di metallo adeguata ad ottenere l’oggetto che si intende produrre
Per raggiungere la temperatura necessaria alla fusione della lega (1000 gradi) si utilizzano i mantici, composti da due sacche di pelle che, azionate in alternanza, convogliano l’ossigeno in un unico ugello ricurvo
Al raggiungimento della fusione del metallo, segue la colatura del bronzo all’interno della forma di fusione, preventivamente disposta accanto alla fossa per favorire il preriscaldamento della pietra